L’impatto economico delle sigarette elettroniche

L’impatto economico delle sigarette elettroniche

Sull’importanza della sigaretta elettronica in riferimento all’opportunità di smettere di fumare si sono scritti fiumi di inchiostro e intere pagine web. A dibatterne, però, non sono sempre i medici, che forse dovrebbero esporsi maggiormente su quello che comunque resta un tema troppo delicato, ma soprattutto gli ex fumatori che evidenziano i benefici sulla salute del passaggio all’e-cig. Invece, per quanto riguarda la possibilità di risparmiare in termini economici, di studi e di ricerche autorevoli ce ne sono meno di quanto ci si possa aspettare. Eppure, l’impatto sul portafoglio risulta piuttosto evidente, visto che chi svapa, dopo aver acquistato l’e-cig, spende decisamente di meno rispetto ai fumatori più incalliti. Con il passaggio allo svapo, risparmiare diventa la norma. Ecco, pertanto, una valida guida per procedere al calcolo dei costi di risparmio grazie alla sigaretta elettronica.

“La moda dello Svapo”

Oramai, svapare è diventato una moda: l’e-cig è diventato per molte persone un oggetto cult, perfetta espressione di uno stile di vita. Dopo decenni di pubblicità progresso, di immagini pubblicate sui pacchetti volti a scoraggiare i fumatori e aumenti costanti di morti per patologie derivanti dal fumo, appare chiaro che l’assuefazione alla nicotina faccia male alla saluta. Dire addio alla sigaretta classica è una saggia decisione. Il passaggio allo svapo, e in particolar modo a liquidi con nicotina, rappresenta la via più semplice da percorrere per smettere di fumare una volta per tutte. Il salto, grazie a liquidi dal sapore simile alla sigaretta ma decisamente meno nocivi, visto che non si registra alcun processo di combustione, non avviene nel buio.

Laddove strumenti del calibro di gomme, cerotti e spray non sortiscono l’effetto auspicato, lo svapo consente di centrare importanti traguardi.

Con la sigaretta elettronica si risparmia sensibilmente

Nell’immaginario collettivo, si è perfettamente consapevoli che svapare vuol dire spendere decisamente di meno. Se si intende calcolare il risparmio medio, oltre che tenere conto delle abitudini dell’ex fumatore, divenuto oramai un vero e proprio svapatore, occorre tenere conto di diversi aspetti.

In primis, il costo medio di un pacchetto di sigarette classiche oscilla tra i 4 e i 6 euro. Di fatto, urge chiedersi qual è il numero di pacchetti di sigarette fumati al giorno.

Facendo la media di 5 euro al giorno spesi in sigarette, dopo una settimana si spendono 35 euro in meno, dopo un mese si risparmia ben 140 euro e a fine anno, addirittura 1.825 euro.

Il kit di svapo presenta costi ampiamente sostenibili. Un kit e-cig entry level difficilmente vede oltrepassare la soglia dei 40 euro come esborso iniziale. Se se ne comprano 2 in un anno, vengono spesi in media 80 euro.

Altro costo evidente da accollarsi, nel momento in cui si effettua il passaggio allo svapo, riguarda le ricariche di e-liquid da 10 millilitri. Per ognuna il prezzo è in media di 6 euro. Tuttavia, la loro durata è decisamente maggiore: 3 giorni. Supponendo che lo svapatore non consumi oltre le 122 ricariche annue, la spesa media non dovrebbe andare oltre alla soglia dei 732 euro.

Le resistenze dell’e-cig

Le resistenze della sigaretta elettronica rientrano in quei parametri che sarebbe bene tenere seriamente in considerazione, ancor prima di procedere all’acquisto definitivo. In linea di massima, il cambio di una resistenza nell’ambito dello svapo dovrebbe essere effettuato una volta ogni 12 giorni. Se si tiene conto che ognuna di questa costa solamente 3 euro, la spesa annuale per 30 resistenze si aggira attorno ai 90 euro.

902 euro a 1825 euro (se si fuma un solo pacchetto di sigarette al giorno). Tenendo pur sempre conto che si tratta di stime orientative e che i dati variano da fumatore a fumatore e da svapatore e svapatore, l’idea di fondo che si vuole comunicare è che il passaggio allo svapo si rivela decisamente conveniente nel lungo termine, soprattutto per quanto riguarda il portafoglio.

L’e-cig salva la vita: lo evidenziano gli svapatori

Pochi mesi fa, 31 organizzazioni hanno iniziato a unire le loro forze, scrivendo direttamente all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), affinché riconosca le importanti potenzialità dello svapo, soprattutto per quello che riguarda la riduzione dei danni causati dal fumo.

Si tratta di organizzazioni molto rinomate su scala internazionale che rappresentano milioni di consumatori: a loro dire, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbe puntare su tutta una serie di strumenti alternativi per diminuire sensibilmente i danni arrecati dal fumo. E, almeno per il momento, una cosa sembra essere evidente sulla suddetta tematica: negli anni futuri, la tecnologia verrà chiamata più volte in causa per permettere anche a chi non ce la fa, nel dire addio alle sigarette.

Il fumo lo si batte investendo su percorsi educativi e non facendo la guerra al vaping. Questa, in sostanza, è la tesi di fondo evidenziata da Michael Landl, direttore di una delle associazioni firmatarie di questo report. Vi sono evidenze scientifiche in riferimento ai benefici di cui l’e-cig si è resa effettivamente protagonista in tutto il mondo. Numerosi fumatori ce l’hanno fatta a smettere, proprio perché l’e-cig ha evitato un salto nel buio, favorendo invece un passaggio graduale. Il biennio 2020/2021 è stato di sicuro molto importante per la salute pubblica a livello globale.

Con la svolta all’attesissimo passaggio al vaping, finalmente, potrebbe esserci un nuovo traguardo all’orizzonte. Insomma, i membri delle 31 organizzazioni a rappresentanza dei consumatori che vivono in Europa, in Africa, in Asia, in Oceania, nell’America del Nord e in quella del Sud, pertanto, saranno chiamati a rimboccarsi le mani. Che sia il 2022 l’anno da cui aspettarsi il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo? In molti ci sperano.

Conclusioni

Negli ultimi anni, i mezzi di comunicazione si sono soffermati su quanto sia importante prestare attenzione alla propria salute: essere consapevoli di quello che ci viene servito a tavola e che mangiamo, comprendere che l’assuefazione dalla nicotina è nociva per la salute, avere ben chiara la panoramica che smettere di fumare è cosa a giusta, sono alcuni obiettivi che numerosi individui mirano a raggiungere. Non solo il segmento dei cosiddetti salutisti. Il discorso, infatti, va interpretato erga omnes.

E con la sigaretta elettronica, è palese che il risparmio annuo è a 4 cifre. Tirando le somme, le prossime conferenze mondiali contro il fumo e a favore dello svapo metteranno in evidenza quale sarà la direzione delle politiche generali al riguardo.

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