Cessione del quinto della pensione e decesso improvviso: cosa succede agli eredi?

Cessione del quinto della pensione e decesso improvviso: cosa succede agli eredi?

Tra tutte le forme di credito oggi accessibili, la cessione del quinto è una delle più gettonate. Si tratta di una forma di credito destinata in modo prioritario ai pensionati e ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Il rimborso di questo finanziamento non avviene tramite il versamento delle classiche rate mensili con i bollettini postali o bancari, ma tramite trattenute dirette che avvengono in busta paga o sulla pensione.

La cessione del quinto viene eseguita dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale, nel caso in cui i richiedenti siano soggetti pensionati. È una modalità di rimborso sicura sia per il creditore che per il debitore  che spesso prevede l’applicazione di interessi a carattere agevolato. Come puoi leggere anche sul sito web Guida Prestiti Pensionati, solitamente i pensionati che desiderano accedere ad un prestito con cessione del quinto non possono avere un’età superiore a 75 anni, sebbene alcuni enti finanziatori alzino il limite di asticella fino agli 80 anni età, da considerarsi però al termine del piano di rimborso.

Come funziona la cessione del quinto per pensionati

I pensionati hanno la possibilità di accedere ai prestiti a carattere agevolato richiedendo la cessione del quinto. La domanda può essere avanzata presentando un documento ottenuto dall’INPS che prende il nome di comunicazione di cedibilità della pensione. Al suo interno viene indicato l’importo massimo che la rata mensile del rimborso può raggiungere, vale a dire il 20% della propria pensione netta. Sono previsti inoltre dei limiti per quanto riguarda la pensione minima percepita dai debitori pensionati, che per legge non può essere inferiore a 500€ mensili circa.

Chi percepisce una pensione dagli importi bassi può quindi fare richiesta solamente di piccoli importi, mentre chi percepisce una pensione più generosa ha la possibilità di chiedere un importo di prestito maggiore. Spesso i pensionati che richiedono un prestito con cessione del quinto hanno la possibilità di usufruire di condizioni agevolate particolarmente vantaggiose. Inoltre, i pensionati ex lavoratori del settore pubblico e statale hanno la possibilità di fare domanda di prestiti con cessione del quinto anche direttamente all’Inps oppure tramite enti creditizi che sono convenzionati con l’istituto di previdenza sociale.

Cosa succede in cado di decesso del beneficiario: la posizione degli eredi

Vista l’età avanzata dei soggetti pensionati che fanno richiesta di un prestito con cessione del quinto, alcuni creditori potrebbero richiedere come obbligatoria la sottoscrizione di una polizza sul rischio di decesso. La sottoscrizione di questa polizza assicurativa garantisce all’ente finanziatore l’estinzione totale del debito rimanente anche in caso di decesso improvviso del debitore. Inoltre, permette ai familiari superstiti di non farsi carico del saldo del debito contratto dal soggetto defunto.

In seguito al decesso del debitore, l’ente finanziatore può infatti vedere rimborsata la liquidità data precedentemente in prestito proprio grazie alla polizza di assicurazione che è stata sottoscritta in assenza di questa assicurazione o di altre indicazioni precise date dal debitore defunto. Il rimborso del finanziamento sarà tutto a carico degli eredi che dovranno quindi occuparsi del saldo del debito contratto dal loro familiare deceduto. È fondamentale quindi preoccuparsi di attivarne una non appena si fa richiesta di un prestito, specialmente se si ha un’età avanzata.

E se si richiede la cessione del quinto all’Inps?

Nel caso in cui ci si rivolgesse all’INPS o ad un ente di credito convenzionato con esso si avrebbe la possibilità di diventare destinatari di un prestito con cessione del quinto che prevede condizioni molto agevolate. Il rapporto tra l’insieme gli enti convenzionati determina il fatto che quando ci si rivolge ad uno di essi non debba essere richiesta la comunicazione di cedibilità della propria pensione. La trasmissione del documento a seguito della richiesta di un prestito avviene infatti tra l’INPS e l’ente convenzionato, mentre le altre documentazioni che vanno presentate sono il documento d’identità del pensionato, oltre che il suo cedolino della pensione, il CUD e l’ObisM.

 

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