Come avviene lo stampaggio delle materie plastiche: tutti i segreti sulle tecniche produttive

Come avviene lo stampaggio delle materie plastiche: tutti i segreti sulle tecniche produttive

La plastica è un materiale che fa ampiamente parte della nostra quotidianità, sia domestica che lavorativa. Il motivo di questo successo, e della richiesta smisurata di materiali plastici, si deve alle peculiari caratteristiche della plastica, che si presenta come incredibilmente versatile. Tuttavia, quando si tratta di personalizzazione, molte aziende hanno difficoltà a trovare una società che assecondi le loro necessità. È indispensabile, a tal proposito, trovare un partner in grado di effettuare uno stampaggio di materiale plastico personalizzato in grado di realizzare il progetto specifico in modo efficiente e fedele. Di seguito vedremo quali sono le possibilità offerte dai migliori servizi di stampaggio di materie termoplastiche (come Stamplast).

Stampaggio della plastica: come avviene

Scendendo nel dettaglio del processo di stampa delle materie plastiche, la materia prima coincide con un pellet di materiale termoplastico. Il polimero viene immesso in appositi macchinari che lo comprimono e lo fondono fino a renderlo un’amalgama che riempie uno stampo della forma desiderata.

Una volta trascorso un tempo sufficiente per il raffreddamento, il pezzo può essere estratto aprendo le due metà della forma. Il procedimento è sostanzialmente il medesimo per moltissime tipologie di oggetti, dai più piccoli a quelli di maggiori dimensioni, grazie all’impiego di macchine di ultima generazione certificate secondo le normative europee che ne determinano gli standard, estremamente versatili e in grado di garantire un risultato di alta qualità.

Le tecniche utilizzate

Come dicevamo in precedenza, il concetto alla base della stampa del materiale plastico è sempre simile, sebbene vengano utilizzate principalmente tre diverse tecniche, a seconda del prodotto che si vuole ottenere, che presentano caratteristiche leggermente differenti.

  • La prima tecnica è quella dello stampaggio a iniezione, che avviene in tre fasi primarie. Il primo tempo è detto proprio di iniezione, e consiste nell’introdurre il pellet (o i granuli di termoplastica) nella pressa a iniezione. In un secondo momento si passa al tempo di raffreddamento, richiesto per la solidificazione del prodotto. Infine, il prodotto finito viene rilasciato tramite espulsione da parte di estrattori automatici. Il grande vantaggio di questa tecnica è rappresentato dalla notevole riduzione dei costi richiesti dalla produzione, e di conseguenza anche il prodotto commercializzabile risulterà più accessibile a livello di prezzo al cliente. Il processo inoltre ha la qualità di essere ripetibile, e grazie ai rapidi tempi produttivi, consente di ottenere oggetti stampati in serie numerose, ciascuno dei quali sarà perfettamente sovrapponibile al pezzo originale.
  • La seconda metodologia di più ampio respiro è il sovrastampaggio a iniezione, che prevede la sovrapposizione di due superfici che presentano una differente struttura molecolare. All’interno di uno stampo viene poi iniettato il materiale plastico da lavorare. Il sovrastampaggio a iniezione può ulteriormente suddividersi in due categorie. La prima è il sovrastampaggio con inserto, in cui la plastica viene sovrapposta direttamente su un altro oggetto, che potrebbe essere, ad esempio, una vite in acciaio, rame oppure ottone. In alternativa abbiamo un particolare sovrastampaggio che appone plastica su plastica, molto utilizzato per le piccole produzioni.
  • Infine, chiudiamo con lo stampaggio a iniezione assistito da gas. Questa tecnica rappresenta il metodo ideale per ottenere un oggetto di forma cava, che abbia anche le qualità di resistenza e leggerezza: infatti, solo la superficie esterna sarà costituita di plastica, mentre l’interno rimarrà vuoto. Tale spazio, in fase di produzione, verrà occupato da del gas. Anche questa metodologia presenta un grande vantaggio, che è quello di consentire una grande libertà in merito alla forma che si desidera dare all’oggetto, raggiungendo allo stesso tempo un risultato di buona qualità.
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